Quanto può essere utile la conoscenza della CNV nel Coaching? È fondamentale!
Da anni sosteniamo che la CNV nel Coaching è fondamentale, se non essenziale, eppure sono molti i coach che conosco e che non conoscono bene la CNV. Anzi, sono molti quei coach, professionisti e non, vittime di false conoscenze e di falsi miti che ancora circolano riguardo la cnv. Prima fra tutti l’idea che le braccia conserte indichino sempre chiusura, o che toccarsi il naso sia mentire, che guardare in alto a destra sia menzogna, etc…
Ma a cosa può servire la CNV nel Coaching esattamente?
Preferisco spiegarlo con esempi pratici realmente a me accaduti.
Qualche anno fa si è rivolta a me una persona che voleva delle sessioni di life coaching. Nell’analisi dello status quo e nell’indagine delle problematiche da lei presentate, diceva spesso “la mia malattia” dopo aver avuto una micro-espressione di gioia (ricordiamo che il gesto anticipa la parola a cui fa riferimento). In una sessione di un’ora lo ha fatto per ben 7 volte! Laddove un indizio non è sufficiente, ben 7 sono stati sufficienti a non farmi accettare il caso e indirizzare la persona ad un bravo psicoterapeuta in gradi di aiutarla. Ci tengo a ricordare che il coaching è performativo e non si occupa assolutamente di patologie!
In un altro caso, un manager di alto livello che voleva migliorare il proprio equilibrio emozionale, mi riferiva dei suoi problemi con la rabbia, mentre aveva però una microespressione di paura. Ora, un coach che non conosce la cnv e le microespressione, lavorerebbe sulla rabbia. Invece, la mia conoscenza della CNV mi ha permesso di far prima chiarezza su cosa il cliente provasse, che effettivamente era la paura, per poi supportarlo al meglio. Quanto sarebbe frustrante, se non addirittura pericoloso, supportare una persona che prova paura con gli strumenti che servono ad equilibrare e integrare la rabbia? Due emozioni completamente diverse, con messaggi diversi, reazioni diverse, implicazioni diverse ed effetti relazionali diversi.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: la Comunicazione Non Verbale è come una vera e propria lingua! Voi vi rivolgereste mai ad un Coach che non parla la vostra lingua e senza interprete? Questa è l’utilità della CNV nel Coaching.
Buona CNVe Buon Coaching!
Piercarlo
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