In questa foto l’espressione di Taylor Swift denota un chiaro disgusto. Per diventare sempre più abili nell’identificare a colpo d’occhio quale emozione stia provando la persona che abbiamo di fronte in un determinato istante è opportuno spendere qualche parola sulle microespressioni e sul loro modo di manifestarsi.

Come studiato e riportato da Paul Ekman, le microespressioni universalmente riconosciute sono sei e durano una piccola frazione di secondi, motivo per cui è molto difficile coglierle e soprattutto distinguerle tra loro. In questo fotogramma, tratto dal discorso di Taylor Swift ai Grammy Awards del 2016, riusciamo a identificare un’espressione di disgusto ponendo attenzione all’arricciamento del naso, al sollevamento del labbro superiore ed al lieve abbassamento degli angoli della bocca. Questi sono gli elementi che caratterizzano il disgusto, sensazione tipicamente legata ai sensi, da non confondere con il disprezzo, che invece ha matrice psicologica, e potrebbe essere legato ad una sensazione di disagio per un’opinione o un comportamento nostro o degli altri. Quest’ultimo si manifesta con il sollevamento e stiramento di un solo angolo della bocca, andando a formare quello che in gergo viene definito “ghigno”.

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