Quando pensiamo alla CNV pensiamo subito a movimenti gestuali o espressioni del volto, ma la comunicazione non verbale si esprime anche attraverso la relazione che abbiamo con gli oggetti che ci circondano in un determinato contesto comunicativo.

Immaginatevi ad un incontro di lavoro per una trattativa con il vostro partner, seduti al tavolo mentre state esponendo le vostre condizioni il vostro interlocutore posiziona la penna, che finora teneva in mano, davanti a sé: si tratta di un piccolo gesto, un semplice movimento per avere le mani libere?  Certo, ma perché viene fatto proprio in quel momento? E rappresenta un segnale positivo o negativo?

Innanzitutto  possiamo vederlo da un punto di vista analogico:  la sua mente potrebbe pensare, più o meno inconsciamente, di non averne più bisogno perciò la lascia sul tavolo. Se questo oggetto non  deve più servirgli, e state presentando un contratto da firmare, non è di certo un buon segno.

Ma anche in una fase di esposizione dei contenuti e in altri momenti non legati necessariamente a una firma  con quella  piccola penna  il vostro interlocutore potrebbe innalzare un muro  davanti a noi e rappresentare così una barriera che pone le distanze tra di voi.

Ecco alcuni consigli di Comunicazione Non Verbale in queste situazioni:

barriere non verbali #CNVTips  #1 

Liberiamo” la via verso l’interlocutore:  innanzitutto fate attenzione a non porre voi  inavvertitamente barriere alla comunicazione, non posizionate voi per primi libri, cartelline  con appunti, portapenne, evitate bicchieri d’acqua , bottigliette e qualsiasi altro oggetto non indispensabile tra di voi e “aprite” la via alla vostra comunicazione.

Attenzioneanche il tavolo stesso può essere visto come una barriera, proprio per questo si preferisce un dialogo non frontale ma in posizione laterale come ci insegna la psicogeografia (v.articolo). Se dovete scegliere un tavolo per le vostre riunioni scegliete un tavolo rotondo e la comunicazione potrà essere ottimale da tutte le posizioni.

relazione con gli oggetti in trattativa#CNVTips #2

Se si presenta la situazione descritta dove il vostro possibile partner posiziona una barriera,  non fate l’errore di spostare la SUA penna, perché ora sapete che potrebbe ostacolare la vostra comunicazione. Gli oggetti sono un prolungamento del proprietario, tenetelo in considerazione  anche nella CNV! Toccare la sua penna sarebbe come toccarlo personalmente e se si tratta di un incontro di lavoro formale dove i rapporti sono distaccati, non c’è tale confidenza da permettersi questo.

Se avete un’auto potete ben capire  se pensate a qualcuno appoggiato al vostro cofano: se siete uomini e vedete una bella ragazza che si appoggia di certo non vi dispiacerà, reazione di certo diversa se fosse un ragazzo, l’auto fa parte di voi.

Quindi se voi spostaste la penna si tratterebbe di un’ ”invasione di campo” o meglio di spazio (vedi articolo dedicato alla prossemica).

Cosa fare dunque? Prendete innanzitutto atto del gesto compiuto, provate a capire quale argomento non lo ha convinto e se cambiando qualche punto della vostra trattativa riprenda in mano la penna . Ricordate: nel linguaggio del corpo dovete porre attenzione soprattutto alla variazione di gesti e movimenti!

Proviamo invece nella vostra trattativa a porre l’attenzione  al rapporto del vostro interlocutore con i vostri oggetti: quale contatto c’è con essi?  Non li tocca? Li allontana? Eliminate le resistenze e agite per primi con questi consigli:

#CNVTips #4

Provate a farvi passare un vostro dépliant posizionato casualmente accanto a lui oppure fatevi  passare la cartellina del progetto o la penna della vostra azienda: piccoli accorgimenti possono aiutarvi a portare a termine una trattativa più favorevole.

Eliminando possibili resistenze potrete iniziare a instaurare un rapporto più confidenziale e aperto al vostro progetto.

 

 

Fateci sapere se avete notato “innalzamento” di barriere durante i vostri colloqui e come siete riusciti ad abbatterle.

Buona comunicazione (verbale e non )!

 

Elena Gregori

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